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La direzione di una scuola materna a Penzing in #Austria avrebbe chiesto alle maestre di indossare abiti che non mettano a disagio i papà musulmani. Siamo alla follia totale! Basta provvedimenti, politiche e idee che rinnegano la nostra libertà per venire incontro alle comunità…

❌ L'#EUROPA STA DISTRUGGENDO IL SETTORE DELLE AUTO, È UNA VERGOGNA!
Le vendite dei veicoli a batteria crollano: costano troppo, sono scomodi, non convincono i consumatori. I marchi europei sono in crisi. L'Unione Europea deve cambiare rotta! #autoelettrica

6 ANNI DI CARCERE PER #SALVINI? CHE VERGOGNA
La richiesta della procura al processo a Palermo è fuori dal mondo. Può finire in carcere per aver difeso i confini italiani e la nostra sovranità. 6 anni di carcere per aver tutelato la nostra sicurezza e per aver colpito, azzerando…

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Rischiamo un nuovo caso Paty?

30 Marzo 2021

Rischiamo un nuovo caso Samuel Paty? E’ quello che purtroppo sta succedendo a un insegnante in Inghilterra, reo di aver mostrato ai suoi studenti una vignetta del Profeta Maometto durante un normale corso sulla libertà di espressione.

Adesso l’insegnante si nasconde, dopo che la polizia aveva sollevato preoccupazioni per la sua sicurezza quando gli islamisti hanno fatto il suo nome online. Venerdì la scuola ha chiuso per il secondo giorno consecutivo quando i manifestanti si sono radunati fuori dai cancelli e hanno chiesto il licenziamento dell’insegnante.

“Dateci la sua testa” hanno urlato gli islamisti fuori dalla scuola inglese a Batley, nello Yorkshire.

L’insegnante è stato sospeso. La scuola si è scusata. I sindacati degli insegnanti sono rimasti in silenzio. Addirittura con le proteste in corso, la scuola ha chiuso i cancelli e ha detto agli alunni di restare a casa.

Ora questo insegnante teme per la sua famiglia, la moglie e i suoi 4 figli. Vuole evitare la sorte di Samuel Paty, l’insegnante decapitato in Francia lo scorso ottobre.

Purtroppo l’Inghilterra come la Francia e altri Paesi europei è sempre più preda di allarmi insensati sull’islamofobia. Negli anni in alcuni quartieri difficili, preda dei musulmani, ci sono state donne poliziotto costrette a girare addirittura con il velo islamico. Proprio la polizia sta valutando la possibilità di sostituire termini come ‘terrorismo islamista’ con un linguaggio più neutro che eviti di dire la fede di chi compie atti terroristici.

Ormai la nostra libertà sta diventando un optional, sacrificata sull’altare della sottomissione all’Islam.

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