1.7 milioni di euro di fondi europei all’Università Islamica di Gaza. È quanto ha versato la Commissione Europea dal 2014 al 2022, come riporta il Sistema di trasparenza finanziaria che si può consultare online sul sito della Commissione, all’Università Islamica di Gaza per i programmi “Strumento europeo di vicinato” e “Strumento internazionale di cooperazione per lo sviluppo del vicinato”. L’ultimo progetto è partito nel 2021 ed è ancora in corso.
L’Università Islamica di Gaza è stata fondata da Ahmed Yassin, l’ideologo islamista che ha costruito Hamas da una precedente organizzazione islamista .
La Biblioteca del campus è nota per offrire agli studenti dvd dedicati ai “martiri” di Hamas caduti in operazioni anti-israeliane o alle Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato del movimento.
Hanno studiato qui sia Ismail Haniyeh, leader di Hamas ed ex primo ministro dell’Autorità Palestinese che Mohammed Deif, il leader delle Brigate Ezzedine al-Qassam.
Deif viene ritenuto l’ideologo dell’attacco in terra di Israele di sabato. L’Università Islamica di Gaza viene considerata la roccaforte di Hamas e inizialmente insegnava solo la Sharia e il Corano. Poi, nel corso degli anni, l’insegnamento è diventato multidisciplinare. Secondo Israele l’università ha messo negli anni a disposizione “laboratori per i razzi” ed è stata utilizzata come “sede per riunioni segrete dei leader militari”.
L’Università islamica di Gaza è stata finanziata negli anni anche da progetti Erasmus+ per iniziative di partnership con università europee (anche italiane) e turche. Molti di questi progetti universitari non sono ancora stati inseriti nei database della Commissione ma sono stati convalidati nel 2022 e nel 2023 e sono ancora in corso.
Riteniamo gravissimi questi finanziamenti e chiediamo che siano fermati immediatamente. Negli ultimi anni la Commissione Europea e il Parlamento Europeo hanno dato troppo spazio a realtà estremistiche, con finanziamenti che sono assolutamente inopportuni, a maggior ragione dopo la strage di questi giorni.
Ho denunciato in passato questa deriva indecente delle istituzioni europee: non solo fondi a realtà vicine ad Hamas ma anche ad associazioni legate ai Fratelli Musulmani senza dimenticare la sistematica promozione del velo islamico nelle comunicazioni.
È uno scandalo quanto accaduto in questi anni: è possibile che milioni di euro siano stati utilizzati per alimentare il terrorismo!