Al Parlamento europeo un primo argine all’ideologia della sinistra: grazie all’impegno della Lega e delle forze di governo, sventato un pericolo per l’Italia, che avrebbe messo in ginocchio migliaia di imprese e posti di lavoro. Il testo finale approvato dall’aula è decisamente migliorato, grazie ai voti della Lega, rispetto alla proposta iniziale. Decisivi il lavoro del governo italiano, che si è battuto in Europa, e della Lega, la prima a denunciare le criticità di un provvedimento sbagliato e ideologico fin dal principio, che sarebbe dovuto essere una direttiva e non un regolamento in modo che ogni Stato lo potesse recepire secondo il proprio sistema industriale e consorzistico, dal momento che l’Italia ha raggiunto già nel 2021 i target che richiedevano per il 2030. Con spirito propositivo e costruttivo, la Lega ha votato gli emendamenti migliorativi del testo, a tutela di tutta la filiera produttiva che è all’avanguardia nel riciclo. Rimane comunque un provvedimento che nasce in maniera ideologica, senza alcuna analisi di impatto e scientifica a supporto del minor impatto ambientale del riuso rispetto al riciclo, che dovrà essere difeso nelle sue modifiche nei futuri negoziati. Continua la nostra battaglia a difesa delle nostre imprese e dei nostri lavoratori, contro gli estremismi ideologici di questa Ue