Tre motivi per dire no all’islamizzazione dell’Europa.
- Primo: l’islam radicale è incompatibile coi nostri valori di libertà e democrazia. Lo abbiamo visto durante il Ramadan, con le donne confinate in un recinto come galline per pregare separate dagli uomini. Lo vediamo ogni giorno nelle nostre città con ragazzine anche molto giovani obbligate a indossare il velo e a uscire di casa solo se accompagnate da un uomo della famiglia, pena le botte o addirittura la morte. E lo vedo ogni giorno sulla mia pelle, appena fare osservazioni sull’islam: vengo ricoperta di messaggi pieni d’odio, dicono di volermi uccidere e stuprare.
- Secondo: il fanatismo islamico è un problema di sicurezza. In tutta Europa, dal 2014 al 2022 i jihadisti hanno colpito ben 182 volte, causando 428 morti e 2.505 feriti. E solo in Italia, dal 2015 al 2021, sono stati espulsi 544 immigrati di fede musulmani perché pericolosi per l’ordine dello Stato. La minaccia arriva anche dagli imam, le guide spirituali che si trasformano in cattivi maestri: negli ultimi 20 anni ne sono stati espulsi più di 30 dal nostro Paese perché legati ad ambienti fondamentalisti.
- E infine terzo: l’islam non è una religione di pace, come pensano i creduloni di sinistra, ma semmai punta a sottometterci distruggendo le nostre tradizioni e radici cristiane. Vogliono chiudere università e scuole per il Ramadan e imporre la carne halal nelle mense; vogliono coprire le statue senza veli e nascondere le croci; vogliono cancellare la parola Natale e istituire corti islamiche nelle nostre città. Se l’Europa si piega senza rendersi conto dei rischi, noi non indietreggiamo: mai sottomessi!