Tre motivi per dire no all’obbligo di vendita di auto elettrica dal 2035.
- Primo: la sinistra, accecata dall’ideologia green, non si rende minimamente conto che imporre i propri capricci è un danno enorme per le famiglie italiane: un’auto elettrica di fascia media costa infatti dai 30 ai 60mila euro; in tutta Italia sono presenti appena 50mila colonnine di ricarica, dunque è impensabile organizzare un viaggio di media-lunga durata.
- Secondo: la transizione elettrica entro il 2025 rischia di far sparire 30mila aziende dell’automotive solo in Lombardia e dunque di mettere in ginocchio decine di migliaia di famiglie. Si stima che in tutta Europa possano andare in fumo 600mila posti di lavoro nonostante i cittadini prediligano i motori endotermici. A gennaio, le immatricolazioni delle auto elettriche sono scese all’11,9% dal 15,7% del 2023. In Italia, addirittura, la quota si è dimezzata: dal 4,2% al 2,1%.
- E infine terzo: non è vero che le auto green migliorano l’ambiente. Alcune parti di questi veicoli sono prodotti con materie la cui estrazione richiede tantissima energia e acqua. La produzione delle batterie, in Cina e non solo, spesso e volentieri sfrutta energie non rinnovabili, come carbone o petrolio. Quindi basta con questa caccia alle streghe contro le macchine a benzina e diesel!