Questo dibattito sulle violenze in Iran è francamente paradossale. Esprimiamo vicinanza alle donne che combattono per la libertà e contro il regime dell’Iran. Giusto, giustissimo. Ma in questi anni l’Unione Europea dove è stata e come si è comportata? Mentre le donne dell’Iran combattono contro l’imposizione del velo islamico e contro le imposizioni a cui sono costrette le istituzioni europee hanno usato in questi anni testimonial con velo islamico per caratterizzare eventi sull’Europa del futuro, sulla gioventù e per descrivere l’integrazione in Europa. Quindi da una parte esprimono solidarietà e dall’altra promuoveno esattamente quel modello di donna oppressa per motivi religiosi che ha portato alla morte di tanti giovani in questi giorni. Anzi per anni hanno accusato di islamofobia chiunque abbia criticato il velo islamico. Non è più possibile chiudere gli occhi e non è più accettabile questo silenzio. Devono con forza combattere la diffusione del velo islamico che non è sinonimo di libertà ma vergognoso strumento di sottomissione!