In questi giorni è stato posto in cima all’agenda dei lavori della commissione europea il nuovo piano per l’integrazione dei migranti. Si basa su quattro pilastri principali: istruzione, lavoro, accesso all’assistenza sanitaria e ad alloggi adeguati.
Secondo l’Europa i vari stati devono impegnarsi sempre più a fondo nell’inclusione, con nuovi investimenti e spese relative a sistemazioni più adeguate per i migranti presenti nel territorio comunitario.
Tra i passaggi del progetto c’è anche un riferimento al mondo del lavoro, dove tutti i migranti devono ricevere il sostegno per esprimere “il loro pieno potenziale”.
Un altro punto parla di necessità di adeguati e convenienti finanziamenti per gli immigrati per trovare migliori alloggi.
Insomma la priorità dell’Europa in piena pandemia è sprecare nuovi soldi per trovare lavoro e alloggio agli immigrati senza indicare chiaramente le categorie, con il rischio di sprecare nuovi fondi per coloro che non hanno alcun diritto di stare in Europa e in particolare in Italia.
Ma vi rendete conto? In un momento in cui i Paesi più colpiti non hanno ancora indicazioni chiare sui fondi che l’Unione Europea metterà a disposizione per far ripartire l’economia, questi pensano a indirizzare tanti soldi ancora sull’immigrazione. Casa e lavoro per gli immigrati! Siamo alla follia!
Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: mentre noi chiediamo la lotta all’immigrazione clandestina, lo stop al business sull’accoglienza e i porti chiusi, qui in Europa non solo chiedono un’immigrazione senza freni ma immaginano contributi a pioggia per favorire un’integrazione che poi nei fatti non esiste.
Siamo stanchi di un’Europa in ritardo nel rispondere alle esigenze di noi cittadini ma sempre ben disposta nel moltiplicare gli sprechi!