Sono a Strasburgo, per la consueta sessione plenaria dell’Europarlamento. Strasburgo è nota nel mondo, non solo per il suo meraviglioso Duomo, ma anche per i suoi mercatini di Natale.
Ma quest’anno ci sarà una novità a causa delle scelte politicamente corrette della giunta ecologista e di sinistra che guida la città. Saranno fermamente vietata la vendita delle bevande e dei piatti gastronomici della tradizione francese, champagne, torte e raclette, ma soprattutto, ed è questa la novità più scioccante, dei crocifissi, da mostrare e vendere solo a determinate. Perché? Anche se non lo dicono chiaramente è perché non sono in linea con lo spirito multiculturale della città. Pubblicamente dicono che vogliono evitare la vendita di prodotti di scarsa qualità e vogliono superare l’effetto”supermercato per i turisti”.
Nella città dove stanno costruendo la più grande moschea d’Europa, anche con fondi pubblici, questa decisione puzza di arretramento culturale. Svendiamo i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra cultura per non urtare i nuovi arrivati, soprattutto quelli di fede islamica. Un’assurdità! Invece di rivendicare le nostre radici, le censuriamo!
Strasburgo, ai mercati di Natale via i crocifissi
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