Da mesi ormai assistiamo perplessi e diciamolo, piuttosto arrabbiati, a un problema serio che sta dietro l’azione del Governo, anzi la non azione del Governo.
C’è una drammatica incapacità di Conte e dei suoi pessimi ministri di comprendere le priorità.
Abbiamo aziende al collasso, commercianti che chiudono, famiglie alla fame. Ma il Governo si perde in mille dpcm e decreti spesso incoerenti tra loro, totalmente fuori dalla realtà e mai risolutivi per i problemi della gente.
Ma non finisce qui. Alla drammatica situazione economica del Paese rispondono con norme che fanno veramente gridare allo scandalo.
Prima i monopattini, poi i banchi a rotelle, poi la cancellazione dei decreti sicurezza, poi i 4 miliardi in più per il reddito di cittadinanza. Ma ora siamo all’apoteosi.
In questi giorni sono in discussione nelle camere i cosiddetti ristori. Un provvedimento poco lungimirante, non completo, che tiene fuori molte categorie e non aiuta minimamente chi è chiuso da mesi.
E la maggioranza di Governo cosa fa? Cerca di inserire nel testo autentiche assurdità. I 5 stelle hanno, per esempio, proposto un emendamento per liberalizzare la cannabis light.
Vogliono la liberalizzazione per la sostanza quando il principio attivo (Thc) al di sotto dello 0,5%.
Ora non entrando nel tecnico, ci spiegate che diavolo c’entra questa proposta con la crisi gravissima che colpisce il nostro Paese.
Secondo loro le partite iva senza più soldi dovrebbero farsi una canna per rilassarsi e non pensare più ai loro problemi?
Siamo veramente alla follia. Ma non è finita qui. La settimana scorsa doveva essere in discussione nelle camere la cancellazione dei decreti sicurezza. Anche qui, in piena pandemia e con il Pil che crolla del 10%, loro pensano a “cancellare Salvini”. Per fortuna all’ultimo, un briciolo di onestà intellettuale, li ha convinti a rimandare la discussione.
Ma ciò non è bastato per fermare gli ossessionati pro immigrazione. Un emendamento al decreto sicurezza, promosso dalla deputata del Pd Laura Boldrini e approvato in commissione Affari Costituzionali, inserisce il divieto di espulsione in caso di discriminazioni legate all’orientamento sessuale nel Paese d’origine. In sostanza qualsiasi persona che entrando in Italia dichiari di essere omosessuale (circostanza non verificabile) e di temere per la sua incolumità, l’Italia non potrà rimpatriarlo.
L’ennesimo aiutino per l’invasione di massa.
Canne e clandestini gay, monopattini e banchi a rotelle queste sono le priorità di questo Governo di sciagurati!!!