In un’Europa impaurita e colpita nel cuore dagli attentati terroristici in Francia e a Vienna, ci saremmo aspettati dalle istituzioni europee una presa di posizione forte contro il pericolo islamista. Invece salvo le solite vuote parole di rito, la questione è già stata praticamente censurata.
Nelle ultime ore abbiamo letto la geniale idea del presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo le commemorazioni dell’attentato di Vienna. Michel ha proposto di istituire il prima possibile un Istituto Europeo per formare gli imam. Ma vi rendete conto???
La strategia europea per combattere il terrorismo sarebbe una specie di tirocinio per gli imam in modo da indottrinarli al fine di non veicolare messaggi d’odio e violenza. Una totale assurdità considerata l’ampia diffusione di messaggi estremisti contro la libertà europea. Mentre servirebbero azioni di contrasto attraverso la chiusura delle moschee abusive, la verifica degli imam e dei sermoni e una seria analisi dei finanziamenti alle strutture di preghiera, l’Europa vuole rispondere con il buonismo stile “gessetti colorati” o “#jesuis”. Non è certo con un nuovo carrozzone che diffonda le banalità della finta integrazione che si combatte il pericolo islamista!
A cosa diavolo può servire un istituto del genere? Chi lo frequenterebbe? In quale modo potrebbe contrastare il terrorismo?
Il fondamentalismo islamico è ormai una realtà in tante città europee e si propaga anche nelle nostre periferie, soprattutto sfruttando le moschee abusive.
Tantissimi predicatori musulmani lanciano idee totalmente in contrasto con i nostri valori. Vorrebbero annullare la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra storia e lo dicono apertamente.
Invece di ribellarsi a questa prospettiva l’Europa risponde con questa fenomenale idea di un istituto per imam. Ma vi pare questa la priorità? Oriana Fallaci si rivolterebbe nella tomba!
Non possiamo indietreggiare di fronte all’islamismo, non possiamo cedere di un millimetro!