Oggi sono andata al consolato francese a Milano per esprimere solidarietà al popolo transalpino vittima di numerosi attacchi terroristici. Vicinanza ma non solo perchè quanto sta accadendo non può farci piegare la testa. C’è una guerra in atto e va combattuta! Gli attentati in Francia dovrebbero insegnare qualcosa di importante alla sinistra, ovvero che l’islam radicale va tenuto lontano, non accolto in casa propria. Abbiamo appreso come il killer di Nizza sia sbarcato tranquillamente a Lampedusa, per poi transitare da Bari, prima di mettere in atto la sua strage: lo ribadiamo, i porti spalancati alimentano troppi rischi. Il Ministro Lamorgese dovrebbe dimettersi e i porti andrebbero chiusi. Subito!
Invece a Milano le moschee abusive spuntate come funghi nella nostra città vanno chiuse senza se e senza ma. La moschea di via Novara, per fare l’esempio più eclatante, non va aperta: i cittadini non la vogliono e dal tenore degli insulti e delle minacce che ho subito ci sono personaggi che nulla hanno a che vedere coi nostri valori di libertà e democrazia. Per non parlare di via Cavalcanti, dove nonostante gli abusi conclamati e certificati da forze dell’ordine e Vigili del Fuoco le preghiere proseguono illegalmente; via Carissimi, dove di recente è stato arrestato un aspirante jihadista che indottrinava i più giovani; via Maderna, legata all’organizzazione turca Milli Gorus, inserita in una black list dal governo tedesco. Basta tollerare certi abusi, il sindaco Sala e la sua giunta rifuggano dalle ideologie e si preoccupino della sicurezza dei milanesi.
Siamo stanchi di chi sottovaluta il terrorismo, stanchi di chi non urla il proprio sdegno di fronte a questi atti barbari. Mi chiedo dove siano coloro che si inginocchiavano per George Floyd, ora per queste povere vittime decapitate il loro silenzio è francamente indecente!