Mentre l’Italia è in crisi, la maggioranza pensa alle poltrone

15 Dicembre 2020

In piena pandemia il Governo pensa alle poltrone. E’ questo lo spettacolo indecoroso che ci stanno regalando Conte, Pd, 5Stelle e Italia Viva in queste ore. E’ infatti iniziata la verifica, ieri il premier ha incontrato i grillini terrorizzati dal rimpasto e i democratici che si lamentano di alcune decisioni come il Mes. Poi Conte vedrà Renzi e i cespugli di sinistra. L’appuntamento di oggi è infatti saltato.

Mentre il Paese attende novità su come vivere il Natale, il premier pensa alle cariche, al rimpasto e deve piegarsi alla voracità della sua maggioranza litigiosa. E’ probabile che seguirà una redistribuzione delle deleghe e delle poltrone. I progetti per investire i soldi europei e i piani per vaccinare gli italiani devono attendere: prima occorre decidere i posti a tavola.

Renzi attacca Conte, definendolo quasi un dittatore perché vuole gestire in maniera autonoma 209 miliardi, come se fossero i soldi di un salvadanaio. Tutto vero ma sappiamo benissimo che l’ex premier punta solo a cariche e poltrone, in quanto sia lui che i grillini hanno paura del voto.

I principi e i valori non contano nulla in questa vicenda. Di fronte a un Governo immobile cosa c’è di meglio di chiedere e pretendere nuovi ministri e nuove poltrone. Parliamo di movimenti che hanno perso totalmente consenso e che ormai vivono solo di palazzo senza considerare minimamente le esigenze dei cittadini.

Gli italiani sono schifati da questa situazione. Ma vi pare normale in un momento di grave crisi sanitaria ed economica pensare ai mal di pancia del governo? Vi pare accettabile mettere da parte tutti i dossier importanti per fare verifiche da prima repubblica?

Basta, gli italiani sono stanchi ed esasperati. Questo Governo è inadatto, incapace, incompetente. Litigano e basta e provocano danni serissimi alla sicurezza sanitaria del Paese e all’economia. Non possiamo aspettare che risolvano le loro antipatie. Qui serve tutt’altro: ieri il centrodestra ha presentato proposte economiche per aiutare e rilanciare i settori più colpiti. Lo ha fatto mentre Conte, Di Maio e Zingaretti discutevano per ore di ministri, nuovi assetti e come evitare il voto.

Fanno proprio pena, anzi schifo!

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