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A #Bruxelles alla riunione costitutiva della commissione #Ambiente, Salute e Sicurezza Alimentare insieme al Generale Vannacci.
Ci attendono sfide importanti sui temi dell'ecologia, sono in prima linea per difendere gli interessi italiani, troppo spesso messi in crisi da scelte

🇪🇺 Ursula Von Der Leyen ha fallito, la maggioranza a Bruxelles ha fallito! Basta con le solite facce, basta con i soliti programmi ideologici, basta con la solita logica delle poltrone. Il mio intervento oggi in aula a #Strasburgo. #vonderleyen #lega #patrioti #NOURSULA

🔵 Non l’ho votata 5 anni fa e oggi ribadisco che non la voterò, con orgoglio.
Sono stata scelta dai cittadini per portare un cambiamento in #Europa, non per sostenere chi è stata protagonista di 5 anni di disastri. Ritengo incredibile che di fronte alla richiesta di una nuova

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No alla fiera dell’utero in affitto

9 Settembre 2021

Si è tenuta a inizio settembre a Parigi una fiera dal nome “un sogno chiamato bebè”.
Il Salone propone anche attività che in Francia (così come in Italia) sono proibite, come l’utero in affitto.
Tra gli stand che pubblicizzano anche la maternità surrogata, anche le madri hanno un prezzo. I donatori di gameti si scelgono su catalogo. E ci sono i “trucchi” per risparmiare.
A Parigi è stato presentato il calendario dei prossimi appuntamenti. Accanto a Colonia e Berlino, città già avvezze a ospitare una Fiera destinata a promuovere le più disinvolte pratiche per esaudire i desideri di ogni possibile aspirante genitore, a sorpresa spunta un prossimo appuntamento in Italia, a Milano nel 2022.
Sarebbe francamente vergognoso portare avanti in Italia qualsiasi azione illegale che faccia riferimento ad una pratica che sfrutta persone deboli, in questo caso soprattutto donne, e non ha alcun rispetto per la vita di bambini, trattati come un prodotto da banco.
Mi chiedo dove siano le femministe. L’utero in affitto calpesta la dignità delle donne.
Alla fiera di Parigi per un neonato “geneticamente sano” si possono spendere tra i 49mila e i 100mila euro
Ognuno può trattare con un commerciante straniero l’acquisto degli ovociti di una donna scelta attraverso un catalogo e si ha poi una vera e propria gamma di scelta sul colore della pelle, quindi l’etnia, da scegliere nonché sul sesso del nascituro e il colore dei capelli.
In Italia e in particolare a Milano non si possono portare avanti iniziative del genere, proibite dalla legge italiana.
Basta con mercificazione del corpo delle donne, della maternità, dei bambini, destinati a diventare un prodotto da acquistare sul mercato
Dare l’ok a questa fiera sarebbe l’ennesimo schiaffo in faccia alle donne!

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